Un'occasione tramite cui operatori museali, docenti e studenti di scuola secondaria superiore avranno la possibilità di conoscere questa metodologia didattica innovativa, che prevede la partecipazione attiva degli allievi i quali, oltre ad apprendere i contenuti, possono imparare a creare modelli in 3D e lavorare in gruppo sugli oggetti prodotti. Il tutto rende più efficace la fruizione museale e l'apprendimento di tutte quelle materie scolastiche afferenti (storia, storia dell'arte, disegno tecnico, ecc).
Antonella Poce è una ricercatrice di Pedagogia Sperimentale presso il Dipartimento di Scienze dell'Educazione dell'Università degli Studi Roma Tre. Le sue ricerche sono incentrate perlopiù sulle pratiche innovative di insegnamento a livello nazionale e internazionale. Nel 2008 ha vinto il premio come Nuovo Ricercatore dell'Anno istituito dall'AEA Europe (Association for Educational Assessment). Ha preso parte a diversi progetti europei ed è stata co-manager del progetto Tempus DEMED (Development of Master study programmes in Education). Attualmente è direttore del corso post-laurea "Standard per l'Educazione Museale" dell'Università Roma Tre.
Il programma del laboratorio prevede tre giorni di incontri. Si partirà il pomeriggio del 14 settembre, alle ore 15, nella sala conferenze del MUST, con un incontro introduttivo riservato a operatori museali e professionisti del settore Beni Culturali, per spiegare in che modo il metodo OBL può essere utile per facilitare la fruizione dei musei ai visitatori. Già in questa fase verranno creati i primi modelli 3D utilizzando lo scanner e software open source.
Le due giornate successive, martedì 15 e mercoledì 16 settembre, saranno dedicate alle scuole. La docente incontrerà insegnanti e studenti dell'Istituto "Galilei - Costa" e del Liceo Classico "Virgilio" di Lecce per introdurli all'uso del museo come strumento educativo e all'applicazione delle tecniche di stampa e scansione 3D per la riproduzione di oggetti museali del patrimonio territoriale. Si parlerà del processo che dalla scansione porta alla creazione di un modello 3D più corrispondente possibile alla realtà, e si affronteranno anche tematiche come la marcatura tridimensionale con QRCode e RFID.
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